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Ilaria Vecchietti, autrice del racconto "L'ultima chance...", e dei romanzi fantasy "La Libertà figlia del Diavolo", "L'Isola dei Demoni" e "L'Imperatrice della Tredicesima Terra". E altri racconti pubblicati in raccolte.

giovedì 21 dicembre 2017

Segnalazione: Ricominciamo da noi di Lucrezia Ruggeri

Segnalazione:
Ricominciamo da noi
di
Lucrezia Ruggeri


Buongiorno lettori,
oggi vi segnalo il romanzo "Ricominciamo da noi" di Lucrezia Ruggeri.



Biografia:
Mi chiamo Lucrezia Ruggeri. Sono una studentessa col pallino della scrittura e amante compulsiva dei libri, i miei migliori amici da quando ero piccola, perciò ho deciso di trasformare la mia piacevole ossessione in qualcosa di importante e vedremo dove mi condurrà questa strada!

Sito dell'autrice:  https://traunlibroelaltro.blogspot.it/




Genere: racconto Romantico / LGBT
Editore: auto pubblicato con StreetLib Selfpublishing
Data di pubblicazione: 28 novembre 2017
Numero pagine: 46
Prezzo ebook: 1,99€ 
Link per l'acquisto su Amazon: 






Sinossi:
Melody Ross è una donna fragile, alla quale la vita non ha risparmiato terribili sofferenze.
Poi un giorno commette un errore, lo sbaglio più grande.
E mentre la sua vita è sospesa in un letto d’ospedale, Melody non può fare a meno di chiedersi cosa sarebbe successo se non avesse commesso quello sbaglio e se non avesse perso Holly.
Dalla fervida fantasia di Lucrezia Ruggeri, un intenso racconto d’amore e speranza.


Eccovi anche un estratto:
Melody Ross non aveva alcuna voglia di svegliarsi e tornare alla soffocante realtà da cui era scivolata via in punta di piedi, come un ladro nel cuore della notte.
Stava bene dove stava fino a cinque minuti prima, in quel mondo dorato fatto di sogni e di un avvolgente, sicuro silenzio.
Una tranquilla dimensione da cui purtroppo era stata costretta a riemergere contro la sua volontà, come quando nuotava sott’acqua e dove per forza tornare a galla per riprendere fiato.
Tuttavia per quanto fosse infastidita dal costante chiacchiericcio che le feriva le orecchie, peggio di un insistente ronzare d’api, Melody non desiderava proprio aprire gli occhi.
Non voleva farlo e poi non capiva perché doveva, dal momento che non si era mai sentita tanto stanca come lo era in quel momento.
Più che stanca, considerò, era proprio esausta.
Serrò con forza le palpebre per sfuggire al richiamo della realtà, poi respirò profondamente e tentò di riaddormentarsi ma provava così tanto dolore che comprese che le sarebbe stato impossibile riuscire nel suo intento.
Improvvisamente provò una gran paura e si sentì esattamente come quando da piccola, nel cuore della notte, sentiva strani rumori provenire al di là della porta della sua stanza e si nascondeva sotto le coperte pregando in silenzio il buon Dio affinché i mostri la lasciassero in pace.
In quei momenti sarebbe voluta andare di corsa nella camera di sua madre per farsi abbracciare e rassicurare come facevano le sue compagne di scuola, per sentirsi dire che le sue erano tutte paure immotivate e che in realtà i mostri non esistevano, tuttavia sapeva che non poteva farlo.
Lei non era come le sue compagne di scuola, e sua madre non era madre normale come tutte le altre mamme. 
Se fosse entrata in camera di sua madre come al solito Melody avrebbe trovato quella donna dipendente dalla celebrità, dalla droga e dall’alcol stretta fra le braccia di uno dei tanti uomini che erano soliti frequentare la loro casa.
E invece di consolarla come facevano tutte le madri normali del mondo, sua madre le avrebbe detto seccata di non fare storie e di tornare subito a letto anziché scocciarla con i suoi piagnistei.
Melody ricacciò indietro le lacrime e avvertì in quel momento un dolore diverso da tutti gli altri.
Più che un dolore era una sensazione fastidiosa, c’era che le feriva la pelle che era sempre molto delicata.               
Si accorse che le lenzuola del letto in cui era stesa erano stranamente ruvide, mentre lei stava attenta a comprare sempre di seta in modo che appunto la pelle non si irritasse.
Perché mai quelle lenzuola erano così fastidiosamente ruvide?
Perché non sei a casa tua, le disse una vocina nella sua testa.
A quel punto la paura aumentò al punto da farle spalancare gli occhi.
Non le ci volle molto per rendersi conto che si trovava in un’anonima, bianca stanza d’ospedale.
Ma per quale motivo?
Cosa era successo?
Perché non riusciva a ricordare un bel niente?



Cosa dite? A me sembra molto carino.



Buona lettura!

7 commenti:

  1. Io l'ho letto e l'ho trovato davvero romantico!
    Ma vedo che manca il blog dell'autrice... mi sa che Lucrezia smemorata se l'è scordato. Te lo fornisco io, così chi vuole può passare da lei:

    https://traunlibroelaltro.blogspot.it/

    Ciao bella!

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    1. Sono scema, l'ho visto ora che è in alto!
      Perdonami :-)

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    2. Ahahah, tranquilla, capita a tutti di non vedere bene.
      Comunque sì, dalla sinossi sembra proprio un bel racconto romantico.

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  2. Grazie Ilaria!
    Sei stata gentilissima! Sì, comunque una a caso (io, io!) conferma che è un racconto romantico che fa venire gli occhi a cuoricino!
    Buone feste!!!!

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    Risposte
    1. Figurati, come ti ho detto, mi fa piacere aiutare gli autori a far conoscere le proprie opere ;)

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  3. Di solito non leggo questi libri però ho visto che ha davvero poche pagine... forse ci faccio un pensierino...

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